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Progetti terra - Agrigento - Capitale Italiana della Cultura 2025

 

Progetti Terra

 

Al tema della terra sono dedicati 9 progetti culturali, di cui 5 presentati dalla comunità locale e 4 nazionali e internazionali. I progetti legati alla terra hanno un forte legame con il territorio, ci raccontano gli aromi, i profumi, le coltivazioni e i sapori; ci 20 raccontano i minerali, i giardini e le produzioni di vino e olio; ma ci raccontano anche i frastuoni della terra e gli interventi artistici per contrastarli, il network delle città speciali del mondo e la ri-educazione al riciclo dei rifiuti. Si veda di seguito il programma:

 

Il progetto “Countless Cities - edizione 2025”

il progetto “Countless Cities – edizione 2025”, a cura di FARM Cultural Park.
Countless Cities è la Biennale delle Città del Mondo che include artisti e creativi che
raccontano le pratiche innovative che contribuiscono a rendere speciali le città di
tutto il mondo. FARM Cultural Park è un centro culturale indipendente che ha a cuore
la crescita culturale e sociale del territorio in cui risiede. Per questo motivo promuove
progetti e iniziative culturali strumentali rispetto al processo di rigenerazione urbana
in corso a Favara con l’intento di ispirare comunità, visitatori e turisti a mettersi in
discussione e diventare agenti del cambiamento del proprio territorio.
Data: giugno-ottobre
Luogo: Favara, Agrigento

Il progetto “La via degli Aromi”

il progetto “La via degli Aromi”, a cura di Airone Società Agricola, prevede la
realizzazione di orti con ortaggi semplici a cura di soggetti con disabilità intellettiva
e disturbi dello spettro autistico, insieme alla realizzazione di un percorso di
aromaterapia.
Data: febbraio-aprile
Luogo: Agrigento

il progetto “Storytelling territoriale: dalla vigna al vino”

il progetto “Storytelling territoriale: dalla vigna al vino” a cura delle Cantine
Settesoli propone un racconto della produzione vinicola del territorio di Agrigento
attraverso la narrazione di chi vive e lavora il territorio. Una raccolta dei racconti dei
viticoltori, quindi, che si trasformi in un podcast realizzato dalla voce degli stessi
lavoratori, che non sia, tuttavia, fruibile soltanto online. Il progetto prevede la
realizzazione di incontri aperti al pubblico nei quali lo storytelling non sia filtrato
dalla mano narrativa di uno scrittore, ma sia vissuto attraverso i racconti diretti degli
stessi lavoratori.
Data: settembre-ottobre
Luogo: Vigneti di Agrigento e provincia

Realizzazione di un “Giardino della Pace”

La realizzazione di un “Giardino della Pace”, progetto creato dall’associazione
francese Art&Jardin. Il marchio di arte e giardini dell’Hauts-de-France sviluppa
progetti artistici e paesaggistici in spazi pubblici, su scala regionale e internazionale,
sostenendo la creazione contemporanea – architetti, paesaggisti e artisti visivi –
attraverso la valorizzazione e la conservazione del patrimonio culturale, stimolando
al contempo l’attrattiva del turismo.
Il progetto prevede la realizzazione, attraverso una open call internazionale per
selezionare urbanisti e garden designer, di un Giardino della Pace presso il colle dove
sorgono le suggestive rovine del castello di Poggio Diana a Ribera. La città di Ribera
deve la sua fondazione ad un gruppo di cittadini della vicina Caltabellotta, conosciuta
come la città della Pace, perché luogo dove nel 1302 si firmò il trattato di Pace che
pose fine alla Guerra dei Vespri Siciliani. Il giorno dell’inaugurazione del Giardino
si propone una processione da Caltabellotta a Ribera per rievocare l’insediamento
della città.
Data: gennaio, maggio-giugno
Luogo: Castello di Poggio Diana, Ribera

Il progetto “The Silent Room”

il progetto “The Silent Room”, di Nathalie Harb. La Silent Room è un luogo di
assenza situato all’interno della città contemporanea. È stata progettata per esistere
accanto alle caratteristiche familiari della metropoli del XXI secolo: negozi, mercati
di strada, edifici, traffico. La Silent Room propone uno
spazio in cui la quantità di informazioni presenti
nell’ambiente urbano contemporaneo sia radicalmente
ridotta. Si libera la vista, l’udito e il tatto in un contesto di
estrema sobrietà. Entrando nella stanza, la cacofonia visiva
della città si attenua, la stimolazione acustica è ridotta al
minimo: la stanza è isolata dai suoni esterni e al suo interno
viene riprodotta una registrazione non intrusiva della città nei suoi momenti più
calmi. Offre il lusso del silenzio a tutti. L’obiettivo è quello di rimediare all’iniquità
sonora del paesaggio urbano contemporaneo.
La Silent Room è stata realizzata in varie iterazioni in diverse città: accanto
all’autostrada di Beirut, sulla terrazza Embankment della Somerset House, nel luogo
simbolo di Al Afran Al Watania (le panetterie nazionali) in Bliss street a Beirut.
Nathalie Harb, insieme a Youmna Saba, artista e musicologa libanese, sta lavorando
ad un’ultima versione della Silent Room per rendere udibile il terreno storico,
contestualizzandolo nel presente. Il progetto si propone quindi, dopo un periodo di
ricerca e residenza, di realizzare una versione site-specific della Silent room
all’interno della Valle dei Templi.
Data: luglio-agosto
Luogo: Valle dei Templi, Agrigento

il progetto “Il rifiuto oggetto di creazione artistica”

il progetto “Il rifiuto oggetto di creazione artistica”, di Edoardo Malagigi. L’artista
propone la realizzazione di un lavoro site-specific: una grande opera pubblica da
realizzare con scarti di lavorazioni industriali e rifiuti di altre opere. Si prenda ad es.
l’opera già realizzata “Il Capodoglio Giovanni”, che interpreta le forme del vero
Capodoglio presente nel Parco Pelagos, nella sua grandezza naturale di 12 metri di
lunghezza, realizzato con circa 4.000 cartoni di poliaccoppiato; oppure il “Pinocchio

di Rifiuti”, alto 10 metri, la cui parte esterna si presenta come una sovrapposizione
di rifiuti multicolori. L’operazione artistica vuole, quindi, essere un monito per
indicare quanto i rifiuti siano una risorsa e non debbano essere mai sprecati, per
ritornare materia e potergli dare un altro utilizzo.
Data: marzo-aprile
Luogo: Agrigento

il progetto “La via dei gessi siciliana”

il progetto “La via dei gessi siciliana” dell’associazione Alchimia. La stratificazione
gessoso-solfifera del Graben della Sicilia centrale riceve i suoi tributi di conoscenza
prevalentemente attraverso la storia delle lotte sindacali e la storia letteraria. A
“parlare” è sempre lo zolfo. Se, infatti, lo zolfo ha vissuto stagioni di interesse
scientifico, economico, antropologico e letterario, non è accaduto altrettanto al più
dimesso gesso che pur costella il nostro paesaggio rurale e urbano. Dal punto di vista
delle tracce visibili, il gesso è ancora persistente sebbene poco raccontato: lo è nei
resti archeologici di alabastro conservati nei nostri musei, negli edifici dei centri
storici, nelle decorazioni delle chiese, nelle costruzioni rurali, nelle tombe a tholos di
sant’Angelo Muxaro, nelle falesie della riserva naturale di Torre Salsa.
Se il gesso costituisce ancora oggi una presenza geologicamente importante, esso
non caratterizza più l’economia e neanche le stesse tecniche di costruzione,
nonostante fossero frutto di una cultura edilizia consolidata nei secoli. La proposta è
quella di istituire una “Via dei gessi siciliana”, sul modello della Vena del gesso
romagnola, con percorsi che connettano le reti di Comuni attraverso cammini
naturalistici, etnoantropologici, archeologici, enogastronomici.
Data: novembre
Luogo: Vari Comuni (Agrigento ed entroterra)

il progetto “Diodoros”

il progetto “Diodoros” del Parco della Valle dei Templi di Agrigento. La
valorizzazione delle produzioni agricole tradizionali è il cuore del progetto Diodoros,
marchio che individua i prodotti del Parco, ed in particolare l’olio ed il vino, realizzati
in collaborazione con aziende del territorio e commercializzati a partire dal 2014. Un

progetto assolutamente innovativo, premiato nel 2018 con il premio nazionale del
Paesaggio e che ha ottenuto una menzione speciale dal Consiglio d’Europa “per lo
sviluppo sostenibile e l’integrazione sociale”. A premiare l’attività del Parco
nell’ultimo decennio è giunto anche il riconoscimento di eccezionale valore
universale”, attribuito dall’Unesco. Il Progetto Diodoros trova la sua naturale
collocazione, per la degustazione e commercializzazione dei prodotti d’eccellenza
del Parco, a Case Barbadoro, un’antica masseria ai piedi del costone roccioso su cui
si erge il Tempio della Concordia e circondata dalla campagna coltivata della Valle
e dalle rupi di calcarenite con le specie della macchia mediterranea. Gli spazi
verranno allestiti in modo che i visitatori possano rilassarsi in un ambiente di grande
suggestione e bellezza, provando l’emozione e il piacere di gustare prodotti unici,
capaci da soli, di raccontare l’identità e la storia di un territorio.
Data: febbraio-marzo, ottobre-novembre
Luogo: Parco della Valle dei Templi, Agrigento

Archeologia Pubblica

Archeologia Pubblica. Il progetto è il completamento delle attività realizzate tra il
2019 e il 2022 in Sicilia e Tunisia. Le attività di formazione, ricerca e creazione
d’impresa nel settore dell’Archeologia Pubblica sono state coordinate dall’Ecua
Consorzio Universitario di Agrigento in partenariato con Unipa, Parco Archeologico
Valle dei Tempi e le seguenti istituzioni tunisine: Institute National du Patrimoine,
Agence de Mise en Valeur du Patrimoine et de Promotion Culturelle, Institut
Supérieur des Métiers du Patrimoine de Tunis.
Data: gennaio, ottobre-dicembre
Luogo: Agrigento